La parità di genere è un tema sempre più centrale in ogni ambito professionale e il mondo della sicurezza non fa eccezione. Tradizionalmente caratterizzato da una forte presenza maschile, il settore sta cambiando aprendo le porte a un’inclusione più ampia delle donne, anche in ruoli fino a poco tempo fa considerati esclusivamente adatti agli uomini, come quelli di guardia giurata e custode (oggi addetto/a ausiliario/a alla sicurezza).
Istituto di Vigilanza Coopservice si impegna attivamente per abbattere stereotipi di genere e promuovere le pari opportunità, valorizzando il talento femminile. Grazie alle politiche e alle misure implementate per creare un ambiente di lavoro sempre più equo e inclusivo, la società ha ottenuto la Certificazione della Parità di Genere secondo la norma UNI/PdR 125:2022, garantendo parità nell’accesso al lavoro, di reddito e alle opportunità di formazione e carriera.
Ne parliamo con Marika Compagnone, Direttore Tecnico e Operation Area Manager, con responsabilità gestionale ed operativa sui territori di Modena, Mantova e Cremona, che ci racconta la sua esperienza e il ruolo sempre più rilevante delle donne nel settore.

Marika, cosa ti ha spinto a scegliere di intraprendere una carriera in un settore così tradizionalmente maschile?
Ho scelto di intraprendere una carriera nel settore della vigilanza perché sono convinta che le competenze richieste, come l’attenzione ai dettagli, il lavoro di squadra e il rapporto con il pubblico dipendano esclusivamente dalle capacità individuali e non dal genere. Sebbene questo settore sia tradizionalmente considerato maschile, credo sia importante abbattere gli stereotipi e dare valore alle qualità personali.
Hai iniziato il tuo percorso professionale in Istituto di Vigilanza Coopservice come addetta alla sicurezza. In cosa consiste questo ruolo?
Il lavoro di addetto/a alla sicurezza consiste principalmente nel garantire la custodia di strutture e/o aree specifiche. Le mansioni comprendono il monitoraggio degli accessi, la gestione della corretta fruizione di un immobile, l’accoglienza e la gestione delle situazioni di emergenza. Le caratteristiche personali richieste in questo ruolo includono la meticolosità, la capacità di prendere decisioni in situazioni di stress o emergenza e l’affidabilità. Sono inoltre molto apprezzate le doti di comunicazione, sia per interagire con il pubblico sia per coordinarsi con il gruppo di lavoro.
Quale contributo può apportare una donna in questo mestiere?
Senza dubbio l’empatia, che permette di comprendere le esigenze e le emozioni degli altri. Inoltre, sono particolarmente utili la capacità di mediazione e l’approccio pacato alle situazioni di conflitto. Le donne tendono a portare in questi contesti una visione equilibrata, che aiuta a disinnescare situazioni difficili con tranquillità e diplomazia.
Da addetta alla sicurezza a Operation Area Manager: ci racconti il tuo percorso professionale?
Il mio percorso in Istituto di Vigilanza Coopservice ha seguito una progressione naturale che ha richiesto impegno, passione e continua voglia di crescere. Ho iniziato come addetta alla sicurezza, un ruolo che mi ha permesso di acquisire competenze nella gestione della sicurezza e delle relazioni con il pubblico. Successivamente, ho ricoperto per diversi anni il ruolo di Sales Area Manager, che mi ha dato l’opportunità di entrare in contatto con la Direzione aziendale, i competitor, lo staff di filiale ed i clienti privati e pubblici. Questa posizione mi ha consentito di sviluppare competenze in ambito gestionale, di organizzazione e di comunicazione, che si sono rivelate essenziali nel mio passaggio al ruolo di Area Manager. Il fatto di essere stata già conosciuta dal team per il mio impegno e le mie competenze nel settore commerciale ha sicuramente contribuito a rendere il passaggio al nuovo ruolo più fluido.
Dal 2014, inoltre, ho ottenuto la certificazione di Security Manager secondo la norma UNI 10459, ruolo che mi consente di operare con un approccio strutturato nella gestione della sicurezza, garantendo l’adozione delle migliori pratiche nel settore e il rispetto degli standard normativi.
Mi occupo del coordinamento di 200 operatori, 130 guardie giurate e 70 portieri, gestendo sia gli aspetti operativi che quelli organizzativi e strategici.
E quali sono le maggiori sfide che hai dovuto affrontare come donna?
In azienda sono stata accolta senza preconcetti legati al genere e questa situazione ha fatto una grande differenza, mi ha permesso di concentrarmi sul mio sviluppo professionale senza dover affrontare barriere legate al genere. Vedo con piacere che sempre più donne stanno intraprendendo questa professione, contribuendo a diversificare il settore e a sfidare gli stereotipi di genere. La presenza femminile è un valore aggiunto, in quanto dimostra che competenze come la sicurezza, la gestione delle persone e la leadership non sono legate al genere, ma alla professionalità e alla dedizione.
Istituto di Vigilanza Coopservice è costantemente in cerca di risorse che vogliano contribuire a un ambiente di lavoro equo e inclusivo. Visita la sezione lavora con noi e candidati subito!